Introduzione alla tematica
Tra le biomasse disponibili quelle vegetali sono quelle più abbondanti sulla terra. L’attuale emergenza ambientale ha fatto si che queste venissero individuate come una delle più promettenti risorse di energia pulita e di composti ad alto valore aggiunto.
Gli organismi produttori, infatti, sono in grado di trasformare l’energia solare nell’energia chimica necessaria a sostenere tutti i loro processi vitali e nell’utilizzare questa risorsa naturale fissano anche l’anidride carbonica, liberando ossigeno.
Tuttavia, le sfide da affrontare per utilizzare al meglio queste risorse in ambito industriale sono molteplici, gli organismi vegetali possiedono una parete cellulare molto recalcitrante alla degradazione. Le piante hanno una parete composta da lignocellulosa, fonte di zuccheri fermentabili e di lignina valorizzabile, ma la presenza di quest’ultimo composto rende necessari dei pretrattamenti talvolta costosi e ad alto impatto ambientale.
Lo stesso succede quando si vogliono estrarre composti di interesse dalle microalghe, che possiedono pareti cellulari dalle strutture varie e in parte ancora non bene caratterizzate. Le tecniche molecolari attualmente disponibili possono in parte aiutare a risolvere questi problemi.
Descrizione del corso
In questo corso scoprirai le enormi potenzialità delle biomasse vegetali come fonte di energie alternative e di composti ad alto valore aggiunto. Inizialmente ti illustrerò quali sono i principali pretrattamenti e trattamenti a cui le biomasse derivanti da piante e alghe devono andare incontro. Successivamente scoprirai come attraverso le principali tecniche di ingegneria genetica si possono affrontare le sfide che attualmente limitano l’impiego di queste risorse.
La ricerca si sta concentrando infatti sull’aumento della produttività e della trattabilità di tali biomasse e sul miglioramento e la caratterizzazione di enzimi in grado di degradarle. Attraverso la conoscenza dei processi metabolici di piante e alghe si può infatti sia incrementare la crescita, che modulare la composizione in lignocellulosa. I microrganismi invece sono una fonte inesauribile di nuove funzioni enzimatiche.
Biografia del docente – Valeria Vecchi
Mi sono laureata in Biotecnologie genomiche industriali e ambientali presso l’Università Sapienza di Roma con una tesi in fisiologia vegetale e successivamente ho intrapreso un dottorato di ricerca in Biotecnologie presso L’università di Verona. Ho poi frequentato alcuni corsi per formatori HACCP. Attualmente insegno presso diversi istituti superiori e mi sto interessando al campo della divulgazione scientifica.
Introduzione alla tematica
Tra le biomasse disponibili quelle vegetali sono quelle più abbondanti sulla terra. L’attuale emergenza ambientale ha fatto si che queste venissero individuate come una delle più promettenti risorse di energia pulita e di composti ad alto valore aggiunto.
Gli organismi produttori, infatti, sono in grado di trasformare l’energia solare nell’energia chimica necessaria a sostenere tutti i loro processi vitali e nell’utilizzare questa risorsa naturale fissano anche l’anidride carbonica, liberando ossigeno.
Tuttavia, le sfide da affrontare per utilizzare al meglio queste risorse in ambito industriale sono molteplici, gli organismi vegetali possiedono una parete cellulare molto recalcitrante alla degradazione. Le piante hanno una parete composta da lignocellulosa, fonte di zuccheri fermentabili e di lignina valorizzabile, ma la presenza di quest’ultimo composto rende necessari dei pretrattamenti talvolta costosi e ad alto impatto ambientale.
Lo stesso succede quando si vogliono estrarre composti di interesse dalle microalghe, che possiedono pareti cellulari dalle strutture varie e in parte ancora non bene caratterizzate. Le tecniche molecolari attualmente disponibili possono in parte aiutare a risolvere questi problemi.
Descrizione del corso
In questo corso scoprirai le enormi potenzialità delle biomasse vegetali come fonte di energie alternative e di composti ad alto valore aggiunto. Inizialmente ti illustrerò quali sono i principali pretrattamenti e trattamenti a cui le biomasse derivanti da piante e alghe devono andare incontro. Successivamente scoprirai come attraverso le principali tecniche di ingegneria genetica si possono affrontare le sfide che attualmente limitano l’impiego di queste risorse.
La ricerca si sta concentrando infatti sull’aumento della produttività e della trattabilità di tali biomasse e sul miglioramento e la caratterizzazione di enzimi in grado di degradarle. Attraverso la conoscenza dei processi metabolici di piante e alghe si può infatti sia incrementare la crescita, che modulare la composizione in lignocellulosa. I microrganismi invece sono una fonte inesauribile di nuove funzioni enzimatiche.
Biografia del docente – Valeria Vecchi
Mi sono laureata in Biotecnologie genomiche industriali e ambientali presso l’Università Sapienza di Roma con una tesi in fisiologia vegetale e successivamente ho intrapreso un dottorato di ricerca in Biotecnologie presso L’università di Verona. Ho poi frequentato alcuni corsi per formatori HACCP. Attualmente insegno presso diversi istituti superiori e mi sto interessando al campo della divulgazione scientifica.
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