Focus – Utilizzo delle microalghe come fabbriche biologiche

Introduzione alla tematica

Negli ultimi anni, la ricerca di fonti alternative di energia e di molecole di interesse industriale ha evidenziato come le microalghe siano organismi promettenti per tali produzioni.

Questi minuscoli organismi unicellulari combinano una velocità di riproduzione adatta all’accumulo di biomassa in tempi brevi ad una complessità cellulare maggiore di quella batterica, che permette loro una fine regolazione metabolica per la produzione di composti di interesse.

La capacità di fare la fotosintesi, cioè di trasformare l’energia luminosa in energia chimica rende inoltre le microalghe delle fabbriche biologiche a basso impatto ambientale.

Questi organismi sono noti per le loro proprietà nutrizionali da molti secoli, soprattutto in Asia, ma solo recentemente l’industria alimentare e quella nutraceutica hanno cominciato a pubblicizzare le loro caratteristiche nutritive. Infatti, accanto al loro tradizionale impiego come mangime per i pesci, le microalghe vengono utilizzate per produrre integratori alimentari a base di carotenoidi e vitamine, coloranti e persino creme cosmetiche.

Attualmente per le produzioni industriali si utilizza un numero limitato di specie, caratterizzate o dalla capacità di produrre proteine e altre sostanze dall’alto valore nutrizionale, o dalla possibilità di accumulare lipidi per la produzione di biocarburanti, quali ad esempio il biodiesel. Le sfide da affrontare però sono ancora molteplici e la grande varietà di specie e adattamenti ci suggerisce che siano in realtà molte di più le microalghe promettenti per i diversi scopi produttivi.

Descrizione del focus

In questo corso avrai la possibilità di approfondire le potenzialità delle microalghe in ambito industriale. Ti mostrerò quali sono le specie attualmente più utilizzate per la produzione di composti ad alto valore aggiunto e i diversi ambiti di applicazione di tali molecole. Avrai l’occasione di comprendere quali sono le maggiori sfide da affrontare per rendere queste produzioni sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico.

Vedrai infine un caso studio che ti farà capire come da una semplice ricerca in laboratorio possa nascere un’idea innovativa e competitiva nel campo dell’industria alimentare. 

Biografia del docente – Valeria Vecchi

Mi sono laureata in Biotecnologie genomiche industriali e ambientali presso l’Università Sapienza di Roma con una tesi in fisiologia vegetale e successivamente ho intrapreso un dottorato di ricerca in Biotecnologie presso L’università di Verona. Ho poi frequentato alcuni corsi per formatori HACCP. Attualmente insegno presso diversi istituti superiori e mi sto interessando al campo della divulgazione scientifica.

Struttura

Focus – Utilizzo delle microalghe come fabbriche biologiche

  • Focus
    59:40
  • Quiz

Per accedere a questo e tanti altri contenuti, scegli uno dei seguenti piani

Focus – Utilizzo delle microalghe come fabbriche biologiche

Introduzione alla tematica

Negli ultimi anni, la ricerca di fonti alternative di energia e di molecole di interesse industriale ha evidenziato come le microalghe siano organismi promettenti per tali produzioni.

Questi minuscoli organismi unicellulari combinano una velocità di riproduzione adatta all’accumulo di biomassa in tempi brevi ad una complessità cellulare maggiore di quella batterica, che permette loro una fine regolazione metabolica per la produzione di composti di interesse.

La capacità di fare la fotosintesi, cioè di trasformare l’energia luminosa in energia chimica rende inoltre le microalghe delle fabbriche biologiche a basso impatto ambientale.

Questi organismi sono noti per le loro proprietà nutrizionali da molti secoli, soprattutto in Asia, ma solo recentemente l’industria alimentare e quella nutraceutica hanno cominciato a pubblicizzare le loro caratteristiche nutritive. Infatti, accanto al loro tradizionale impiego come mangime per i pesci, le microalghe vengono utilizzate per produrre integratori alimentari a base di carotenoidi e vitamine, coloranti e persino creme cosmetiche.

Attualmente per le produzioni industriali si utilizza un numero limitato di specie, caratterizzate o dalla capacità di produrre proteine e altre sostanze dall’alto valore nutrizionale, o dalla possibilità di accumulare lipidi per la produzione di biocarburanti, quali ad esempio il biodiesel. Le sfide da affrontare però sono ancora molteplici e la grande varietà di specie e adattamenti ci suggerisce che siano in realtà molte di più le microalghe promettenti per i diversi scopi produttivi.

Descrizione del focus

In questo corso avrai la possibilità di approfondire le potenzialità delle microalghe in ambito industriale. Ti mostrerò quali sono le specie attualmente più utilizzate per la produzione di composti ad alto valore aggiunto e i diversi ambiti di applicazione di tali molecole. Avrai l’occasione di comprendere quali sono le maggiori sfide da affrontare per rendere queste produzioni sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico.

Vedrai infine un caso studio che ti farà capire come da una semplice ricerca in laboratorio possa nascere un’idea innovativa e competitiva nel campo dell’industria alimentare. 

Biografia del docente – Valeria Vecchi

Mi sono laureata in Biotecnologie genomiche industriali e ambientali presso l’Università Sapienza di Roma con una tesi in fisiologia vegetale e successivamente ho intrapreso un dottorato di ricerca in Biotecnologie presso L’università di Verona. Ho poi frequentato alcuni corsi per formatori HACCP. Attualmente insegno presso diversi istituti superiori e mi sto interessando al campo della divulgazione scientifica.

Struttura

Focus – Utilizzo delle microalghe come fabbriche biologiche

  • Focus
    59:40
  • Quiz

Per accedere a questo e tanti altri contenuti, scegli uno dei seguenti piani

Vuoi ricevere le notifiche push per tutte le principali attività in loco?