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Che cos’è l’intelligenza artificiale
Non possiamo negarlo, fa ormai parte del nostro presente e sempre di più farà parte del nostro futuro: stiamo parlando dell’intelligenza artificiale (IA). Possiamo definirla come una moderna disciplina in grado di realizzare macchinari e hardware/software capaci di sostituire la mente umana e di agire, quindi, in maniera autonoma, oppure, più semplicemente, come l’abilità di un apparato tecnologico a svolgere compiti e ruoli propri dell’uomo [1].
L’intelligenza artificiale ha fornito un importante contributo al progresso dell’informatica. Attraverso alcune tecniche, e si pone l’obiettivo di imitare l’intelligenza umana per fornire prestazioni qualitativamente uguali e quantitativamente superiori.
L’intelligenza artificiale e le sue applicazioni: gli chef robot
Nel mondo dell’industria alimentare e della ristorazione, l’intelligenza artificiale sta contribuendo ad una creazione di un flusso di lavoro più standardizzato e organizzato, con una minimizzazione dell’errore umano. Le cucine commerciali, ad esempio, stanno sempre di più utilizzando l’IA per ottimizzare i processi delle fasi di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti. L’automazione e la robotica diventeranno sempre più presenti nei ristoranti: veri e propri robot culinari possono apprendere ricette, regolare la temperatura in modo preciso, ridurre gli sprechi o pulire la cucina [2].
La parte della robotica che riguarda l’intelligenza artificiale prende il nome di “robotica intelligente”. Questa si pone come obiettivo la costruzione di robot intelligenti, capaci di sostituirsi all’uomo nell’esecuzione di attività manuali e ripetitive, offrendo prestazioni di livello umano. Si prevede che, nel prossimo futuro, saranno sempre più impiegati chef robot in grado di preparare autonomamente il cibo ordinato tramite una app. In questo modo sarà possibile sopperire ad una crescente carenza di manodopera e per garantire un livello di sicurezza alimentare più elevato.
Secondo Restaurant Association Research and Knowledge Group, anche l’industria della ristorazione è destinata a cambiare drasticamente entro il 2030 [3]. In futuro potrebbe essere possibile per un individuo non scendere dall’auto e ordinare tramite un assistente vocale basato sull’AI e mangiare cibo preparato dai robot. L’automazione e la robotica diventeranno sempre più presenti nei ristoranti e tecnologie come l’ordinazione touchscreen stanno già spuntando e continueranno a diffondersi [3].
L’intelligenza artificiale e la sicurezza alimentare
Le aziende alimentari sono sempre più orientate verso il rispetto delle norme di sicurezza alimentare, quindi, si servono degli strumenti che offre l’intelligenza artificiale per il controllo di ogni fase del processo, al fine di prevedere e monitorare l’intero iter dei prodotti, a partire dalla provenienza, dal luogo di trasformazione, fino al cliente finale.
I sistemi basati sull’intelligenza artificiale, permettono in fase di produzione non solo di risolvere problemi di prodotti che non rispettano le specifiche (come, ad esempio, il peso) ma anche, di effettuare le prenotazioni delle merci per il trasporto, la fatturazione e la gestione dell’inventario, evitando così l’acquisto di prodotti alimentari non necessari e il conseguente deperimento delle derrate. Per lo stoccaggio dei prodotti finiti, i sensori intelligenti monitorano le condizioni di stoccaggio, tra cui le temperature di conservazione, garantendo la freschezza degli alimenti mentre algoritmi previsionali aiutano a prevenire interruzioni nella catena di approvvigionamento.
Inoltre, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo importante nella pulizia delle apparecchiature: ad esempio, il Clean-in-place (CIP) è un metodo efficiente di pulizia automatizzato attraverso sensori ad ultrasuoni, lampade UV e telecamere [3]. Queste tecnologie monitorano le incrostazioni su una superficie e addestrano modelli di intelligenza artificiale per rilevare quando tutte le incrostazioni sono state eliminate.
I modelli predittivi dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale può essere utile per l’elaborazione di modelli predittivi sulle vendite future, non solo analizzando le caratteristiche di un prodotto nel suo passato, ma anche altri elementi, come la pubblicità o i competitors. Il supporto che l’IA può dare all’operatore è significativo perché questo da solo non sarebbe in grado di organizzare la mole eccessiva di dati. L’IA, basandosi sull’analisi di questi ultimi, sul riconoscimento delle variabili interne (come le promozioni) ed esterne e in una fase successiva sull’analisi globale di queste, permette di fare un buon lavoro.
La raccolta e l’analisi dei dati attraverso l’intelligenza artificiale permetterebbe ai ristoratori di prevedere le tendenze del mercato: l’IA potrebbe quindi essere utilizzata per stimare le tendenze legate ai gusti dei consumatori e per mettere a punto menù in grado di adattarsi ai gusti del cliente. L’adozione da parte delle aziende alimentari di tecnologie basate su algoritmi che permettono di elaborare informazioni adatte alla creazione di ricette formulate ad hoc e completamente personalizzate sulla base dei gusti del cliente è una tendenza in crescita [1].
Attraverso la raccolta di informazioni come, ad esempio, le valutazioni organolettiche e di gradimento riscontrate in una determinata area geografica o presso una fetta di consumatori, si possono progettare cibi arricchiti di nutrienti come possibile rimedio per la malnutrizione in alcuni territori del pianeta, o anche la creazione di super foods, ossia quei cibi che hanno capacità benefiche per la salute [1].
Secondo gli esperti, anche la mappatura di sapori e aromi sempre più accurata grazie alla tecnologia aprirà la strada allo sviluppo di precisi alimenti e di ricette in grado di offrire una nutrizione più sana e sostenibile. Il ricorso ai software di machine learning consente una sempre più precisa individuazione dei target di consumatori di prodotti alimentari, che sono individuati attraverso i loro interessi, l’area geografica di appartenenza e le loro abitudini alimentari.
Intelligenza artificiale: rischi, possibilità e scenari futuri
Non sappiamo ancora dove ci porterà l’intelligenza artificiale anche se sicuramente darà una svolta al nostro modo di vivere. Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, infatti più del 70% delle aziende ha già introdotto o pensa di introdurre tecnologie basate sull’intelligenza artificiale [4].
I vantaggi sono molteplici, ad esempio in termini di tracciabilità, le tecnologie consentono un tracciamento in maniera integrata, condivisa ed immutabile nella filiera che potrebbero fare la differenza anche nella lotta alle frodi o al cosiddetto “Italian sounding” che ricorre quando denominazioni, riferimenti geografici o immagini inducono in errore il consumatore, portandolo a credere che un determinato prodotto sia autentico italiano [5]. Le nuove tecnologie basate sull’IA consentirebbero ai consumatori di essere certi dell’origine e della qualità dei prodotti e di rendere trasparente l’offerta italiana anche all’estero. Tutto ciò contribuisce a una maggior tutela delle eccellenze italiane e del nostro Made in Italy [5].
Per quanto riguarda i rischi, se da una parte possiamo contare sicuramente su un aumento dell’efficienza dei processi produttivi, dall’altra si presenta però la possibilità di una progressiva riduzione del personale che potrebbe essere sostituito dai robot. Ci auguriamo che il miglioramento di prodotti e servizi avvenga in un contesto in cui al centro rimanga sempre l’uomo con la sua etica.
Conclusioni
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle industrie alimentari promette quindi una trasformazione rivoluzionaria, con vantaggi evidenti in termini di efficienza e innovazione. Tuttavia, la necessità di bilanciare l’automazione con la tutela dell’occupazione umana emerge come una sfida cruciale.
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Giulia Piazza
Laureata magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università degli Studi di Catania. Si occupa, all’interno del settore conserviero, di pianificazione e messa a punto di nuovi prodotti e del controllo qualità. Interessata al mondo del food, alla sicurezza alimentare e alla crescita professionale.